giovedì 11 agosto 2011

Il cliente ha sempre ragione 2: la macchia


Non si è al riparo dalla scortesia dei commessi persino fuori dai negozi. Spiaggia di Ostia. Esterno giorno. Vicky e la sua amica Martina prendono il sole. Martina è un po'preoccupata per motivi di lavoro e traffica continuamente col suo cellulare. Ma, tra una chiamata e l'altra, getta sguardi inequivocabili ad una bancarella di costumi da bagno che sosta da un po'sulla battigia a pochi metri dal "pannocchiaro", uno strano ambulante che arroste pannocchie in riva al mare. Una nube di fumo nero avvolge i bagnanti del lido di Ostia, Vicky e Marty riescono a ritagliarsi una piccola oasi odorosa e si affacciano ancora sull'invitante bancone. Martina si sofferma su un costume a fascia verde smeraldo. Lo indica a Vicky che annuisce. Il telefono squilla. Martina, ansiosa, risponde. E'in attesa di una telefonata importante. Ma, per paura che il bancarellaro fugga via con la sua preziosa merce, spedisce Vicky a contrattare. "Se te lo dà per meno di dieci euro bene...Che nun c'ho na lira!", si raccomanda Martina, prima di rispondere al cellulare.
Vicky si tura il naso, nata coraggiosamente nella nube tossica al sapore di mais e olio abbronzante fino a che, sudata e affumicata, giunge al cospetto del bancarellaro. Lui si confonde tra gli abiti variopinti. Vicky afferra il costume agognato dall'amica e insegue il bancarellaro intorno al suo carro. Riesce a scovarlo nell'angolo dei pareo fucsia e, sbandierando la merce desiderata, gli porge la fatidica domanda:"Scusa, quanto costa questo?". Il bancarellaro emerge da un cuscino di veli, strizza gli occhi ed esclama:"Costava 12 euro, ma te lo faccio 10". Certo ci sono i saldi, come no, afferma Vicky tra sé e sé. Martina intanto ciarla e segue con lo sguardo la trattativa tra lo Stato Romano e il Marocco.
A Vicky 10 euro sembrerebbe una cifra ragionevole se non fosse per un piccolo alone giallo che campeggia al centro del reggiseno verde smeraldo. "Sì, ma il costume è macchiato. Vedi?", fa notare Vicky al reggente dello stato estero. E lui:"No è macchia! E'acqua!". Il sole, però, asciuga l'acqua. E tra canicola agostana e vapore si sarebbe sciolto persino un cubetto di ghiaccio. "Dici?", replica l'ambasciatrice dello Stato Romano, e si volta verso il suo premier che continua la conference call.
Vicky mima il costo del costume a Martina. La ragazza scuote il capo. La trattativa riprende.
"Visto che è macchiato, lo puoi fare a meno. Che ne dici di 8 euro?", rilancia l'ambasciatrice dello Stato Romano. Ma il regnante abbronzato non molla. "No è macchia. 10 euro". Vicky si volta di nuovo verso Martina e fa spallucce. La sua amica chiude il telefono e parte alla carica. Si leva dall'asciugamano, la scuote, lasciandola in perfetto ordine sul bagnasciuga, e con passo felpata si dirige verso il testardo bancarellaro.
"Famme vede un po'", dice Martina a Vicky brandendo il costume. "Sì il pezzo di sopra va bene, ma la mutanda non mi piace"...Il bancarellaro ha sentito l'ultima affermazione di Martina. "Questa che dici? Ti piace? E'diversa", chiede il commerciante porgendo a Martina una variazione dello stesso costume da bagno. "Sì, allora facciamo. Il pezzo di sotto di questo e il pezzo di sopra di quello", conclude Martina prima di sparare il prezzo. "Siccome il costume, questo, è macchiato, ti do 8 euro". Ma l'ambulante non ci sta e sbraita:"No è macchia!! E'acqua!". E Martina:"Ma che acqua? Questo come minimo è olio!". Allora il bancarellaro le strappa dalle mani il costume e insiste. "E' acqua!", ribadisce e passa un dito sulla macchia. L'alone però non si muove. Sta fermo lì al centro del reggiseno a fascia, non si deforma né si allarga, è semplicemente indelebile. Vicky solleva le sopracciglia, Martina sbuffa. "Ancora insisti? Questa non è acqua è una macchia!", dice seccata la ragazza. E lui sempre più sgarbato, mulinando le braccia per aria, ribatte:"Acqua è acqua. Su questo costume non c'è macchia. 10 euro!". Martina imbufalita si porta le mani ai fianchi, arriccia il naso e si avvicina all'ambulante. "Allora sai che te dico? Che me stai antipatico! E siccome fai così, io il costume nun me lo compro!". Il bancarellaro prova a blaterare qualcosa ma è inutile: Martina e Vicky gli hanno dato le spalle. Sono state inghiottite dalla nube di Pannocchiabil e marciano come due soldati verso il loro fortino di spugna.
"Per essere così sgarbato, ha perso 10 euro!"; Martina primo premier donna di Ostia Beach.
"Eh sì eh..."; Vicky, ambasciator non porta pena.
Caro bancarellaro, anche tu, se non ci sai fare, cambia mestiere.

2 commenti:

  1. Ahahah, bellissimo questo quadretto di Ostia Beach, mi sembrava di essere lì, avvolto dai miasmi pannocchiosi. Quando si crea un' impasse come questo c'è solo un modo per uscirne fuori vittoriosi (e con l'oggetto del desiderio), qualcosa di molto simile alla "mossa Kansas City" di Bruce Willis nel film Slevin nella concezione ma ovviamente esente da risvolti mortali. Guardi dritto negli occhi il commerciante ambulante, con una mano prendi l'oggetto del desiderio e con l'altra riponi nella sua la cifra da te decisa, poi pronunci con fare definitivo e apocalittico; "facciamo 8 euro (in questo caso) e non ne parliamo più". A quel punto 9 commercianti su 10, gratificati dal contatto con la moneta accetteranno, l'1 che rimane, se fate la mossa di riprendervi i soldi e posare la merce, subirà una sconfitta in differita capitolando miseramente.

    Ambasciatrice, grazie della divertente lettura mattutina

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