sabato 6 luglio 2013

Italo: il treno dei desideri

Personale efficiente. Tempi brevi. Viaggi piacevoli. Da Sud a Nord in un baleno. Il giorno in cui la squinternata ha scoperto che esiste un treno chiamato Italo che arriva anche prima dell'orario stabilito.
La tratta Potenza-Milano, qualche anno fa, mi sembrava infinita. Il Nord, nella mia mente terrona, e non solo in quella di mia nonna, mi appariva lontanissimo. Ore ed ore di autostrade senza fine, viaggi estenuanti in Eurostar con uno o due cambi, autobus che partono di notte e arrivano l'indomani mattina, extrema ratio: un areo da prendere comunque o a Napoli o Bari: perché se vivi in Basilicata sei consapevole, sin dalla nascita, che Cristo si è fermato ad Eboli e sta ancora aspettando l'autobus della Liscio. Ma da quando è arrivata l'alta velocità, ogni cosa si è illuminata. Mia nonna continua a ritenere che Milano sia troppo lontana, che non ci si possa fidare di gente che non sa cosa sia uno strascinato e mangia pane scipito e che non sia affatto salutare vivere in una città senza sole, io invece ho cambiato idea, quanto meno sulla distanza. Arrivare a Milano ormai è semplicissimo. In meno di sei ore, nell'arco di mezza giornata, ti ritrovi al lato opposto dello stivale. Certo, non accadrà mai che un treno ad alta velocità parta da Potenza, altrimenti che Basilicata cost to cost saremmo, è una questione di brand, ormai ci siamo posizionati come la terra della lentezza, dove ogni novità arriva in differita, persino la mafia, e...Squadra che vince non si cambia! Poi ti tocca anche sentirti dire dal solito politico-feudatario dal ventre gonfio oltre misura che dovremo rassegnarci (specialità in cui non ci batte nessuno) all'isolamento. Ergo: se a Cristo caso mai venisse in mente di venire a trovarci (magari per far visita al centro Oli di Viggiano, chissà), appena sceso da un treno ad alta velocità dovrebbe cercare di prendere il solito autobus della Liscio, o a Napoli o a Salerno, e sperare di arrivare in tempo per la messa delle sette a Potenza. Una bella sfida con tutte le deviazioni che ci sono. Ma lui, che è il Signore, può sempre fare un miracolo! Tornando a noi comuni mortali, dalle regioni limitrofe, la Campania se vivi a Potenza, la Puglia se abiti a Matera- dove, per inciso, non esiste neanche la ferrovia- pare che partano dei treni veloci che in meno di cinque ore( tempo di percorrenza della tratta Potenza-Roma a bordo di uno dei "confortevoli" autobus Liscio) ti portano sino a Milano! "Questa sì che una novità da testare subito", ho pensato appena appresa la notizia. Così, alla prima occasione utile, ho prenotato un viaggio su uno di questi mezzi di trasporto del 2020( tempo da calcolare in base al luogo di provenienza). Tutti mi consigliavano le frecce, l'alta velocità di trenitalia. Ma io ero stata sedotta da quei giovincelli in pullover bordeaux che avevo intravisto all'ingresso della stazione di Napoli in una sorta di acquario denominato "Casa Italo". Alcuni di loro, un incrocio tra Ken(marito di Barbie) e Jacopo di Centovetrine, fornivano indicazioni in inglese ai passeggeri, li aiutavano ad acquistare i biglietti alle macchinette e si rivolgevano loro in maniera assai gentile. Una rivoluzione in terra borbonica, signori. Dovevo provare assolutamente quel treno a forma di leprotto. Ricevere sorrisi dal personale di bordo e testare l'alta velocità di Montezemolo. Oh yes. Ed eccoci qua. Napoli-Milano: il mio primo viaggio con Italo. Smanetto un po'e compro un biglietto da 40 euro. Ambiente Smart, seconda classe cioè, carrozza cinema. Con un euro in più trascorrerò 5 ore guardando almeno due pellicole, credo. Un viaggio piacevolissimo. Appena prendo posto ricevo delle cuffiette bianche e rosse con lo stemma di Italo, le inserisco nell'apposita presa, e posso assistere come gli altri passeggeri alla proiezione del film. In meno di un'ora siamo a Roma-Tiburtina. Mi guardo intorno basita. E così per tutte le stazioni. Sul treno intanto c'è chi lavora al pc, chi carica il proprio smartphone, chi legge e chi come me si gode un bel film. Il codice del biglietto mi è stato inviato sul cellulare. Ai controllori, gentilissimi oltreché giovanissimi, servono le prime due cifre e poi non ti disturbano più; puoi immergerti nelle tue attività preferite. Se poi, durante il viaggio, ti viene fame, puoi o comperare qualcosa ai distributori presenti sul treno oppure gustare i prodotti di Eataly. I prezzi non sono molto accessibili, al contrario. Questo vale sia per la ristorazione che per i distributori. Vi sconsiglio di prendere un caffè o un cappuccino a bordo del treno di Montezemolo. Il cappuccino costa 2 euro e se doveste decidere di sorbirlo al vostro posto e non stando in piedi dinanzi al distributore, dovrete essere dei bravi equilibristi, altrimenti una bella macchia di caffè e latte sugli abiti non ve la toglie nessuno. Muoversi con disinvoltura, senza essere sballottati da un lato e dall'altro, su un treno ad alta velocità non è affatto semplice. Questa è l'unica controindicazione. Per il resto il treno Italo è un amore. Non tarda mai, anzi arriva persino in anticipo. Partendo alle 10:45 da Napoli, ad esempio, arriverete a Milano Rogoredo alle 15:00, però, a causa dello strapotere di Trenitalia, monopolista fino ad un annetto fa, vi toccherà aspettare che passino altri treni e quindi scenderete comunque dal vostro Italo alle 15:18 alla stazione di Milano Porta Garibaldi, orario d'arrivo stampato sul biglietto. Certo, venendo da Potenza, l'unico mezzo di trasporto pubblico economico per Napoli è l'autobus della Liscio, quindi è consigliabile avviarsi con largo anticipo. Se avete un treno Italo in partenza alle 11, è meglio che prendiate Liscio alle 6:00 del mattino e non alle 8:00, almeno non rischierete di perderlo né di cimentarvi in una disperata corsa ad ostacoli verso la stazione. Qualora ci restiate secchi, sulla soglia dell'aldilà qualcuno potrebbe rimproverarvi: "Io te l'avevo detto... Parola di Cristo!" Leggimi su Twitter e Pinterest: