martedì 17 settembre 2013

#Paesituoi

Finita l'estate gli studenti e i lavoratori fuori sede lasciano i loro paesi natii. La Basilicata si svuota, con grande rammarico da parte chi, suo malgrado, ha deciso di restare.
Tutti se ne vanno. Tutti ve ne andate. E inesorabilmente ci salutiamo con un abbraccio furtivo, un bacio sulla guancia, una pacca sulla spalla. Le strade si svuotano. Sul paese cala in silenzio. Tutti ve ne andate e noi restiamo sempre più soli. Non bastano poi quelli che erano già andati. Se ne vanno anche altri. Sparite a frotte. Non ci date il tempo di accorgercene che voi non ci siete già più. Tutti ve ne andate. E mi sembra che diventiate grandi. Molto più grandi di noi che restiamo. Voi inseguite i sogni. Volate in alto. Tornate lontano. E noi restiamo qua a ricordavi che c’è stato un tempo in cui eravamo tutti nello stesso luogo, voi andati e noi rimasti, tutti non emigrati, tutti insieme come quando voi eravate piccoli e noi un po’più grandi e passavamo i pomeriggi all’ACR. Ma non potevamo rimanere piccoli per sempre? Non ci potevano imprigionare sull'isola che non c’è? Non ci sarebbero stati addii, ritorni, soggiorni e partenze. Nessuno sarebbe cresciuto, nessuno sarebbe stato costretto ad allontanarsi per lavorare, nessuno si sarebbe sposato altrove, non ci saremmo separati e gli inverni sarebbero stati simili alle estati. Certo lo so: voi che ve ne andate fra qualche mese ritornerete, ma sarà solo fra qualche mese, e non sarà più estate, e resterete, ma solo per qualche giorno. Perché voi che ve ne andate, di solito, non tornate. Dedicata ai ragazzi del "Collettivo" e a tutti quelli che ho salutato in questi giorni, mesi, anni. P.s: Felice, lo so cosa stai per dire:"Si fatt vecchi!"...Un po'di rispetto per gli anziani!

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