lunedì 11 giugno 2012

L'esercito del surf

Quando rivelo la mia età (30 anni) e parlo dell'assurdità di questi tempi, del fatto che a 30 anni appunto ti sembra di non aver concluso nulla, che anche se non sei più così giovane, ma ti senti grande, non puoi fare le cose "da grandi", mi sento rispondere (dai GIOVANI) che non sono vecchia. E'tutto troppo liquido forse. E le categorie non valgono più. Da bambina avevo un'altra idea dei trentenni. Mi raccontavo stringendo al petto la mia bambola che a quell'età avrei avuto un lavoro e magari anche un bambino, o perlomeno un'identità definita, e invece oggi mi trovo a domandarmi come sarebbe andata se. Se solo avessi fatto delle scelte più oculate, se, contrariamente alla mia natura, fossi rimasta con i piedi per terra, piuttosto che volare in alto, far correre la mente verso orizzonti inesistenti. O se solo avessi rischiato di più, mi fossi lanciata, avventurata in strade e sentieri poco battuti da più, meno frequentati e canonici. Mah. Chissà come sarebbe andata. Ma la mia vita non è un film di fantascienza, non possiedo una macchina del tempo, e fare il processo alle proprie scelte è inutile, nessun tribunale può condannare un imputato per aver rincorso dei sogni e aver sbagliato strada. Un modo per recuperare ci sarà, nonostante l'età. Ma non venite a dirmi che sono "giovane" perché non lo sono affatto e ho il dovere di mettere un punto, almeno uno, nella mia vita e ricominciare da lì. Senza pensare a cosa avverrà dopo, senza pensare alle scelte non fatte che forse sono le migliori, e a quelle ancora da fare. Senza pensare. Pensare troppo fa male. E ci toglie la leggerezza necessaria per ricominciare a volare, di nuovo, ancora, nonostante tutto. Come fanno queste giovanissime fanciulle, riunite a Città del Messico per parlare di donne, mondo, politica ed economia. I grandi della terra ci escludono? Non vogliono tra i piedi ragazze giovani e impegnate, né si occupano seriamente di certe problematiche? Bene, ci pensiamo noi. La politica ce la facciamo da sole e a modo nostro. Complimenti al Girls 20 Summit. Consiglio vivamente: http://www.girls20summit.com/. Tra le partecipanti c'è anche una ventunenne italiana, Vera Campanelli, tarantina, pugliese (DEL SUD!), studentessa di Scienze Politiche, che per fortuna non proviene da nessuna massoneria o circolo esclusivo per figli e figlie di papà, né dall'Olgettina o da famiglie radical chic blasonate, ma milita in Libera e nel Pd (unica nota dolente) e si batte per la legalità. "Sono Vera, italiana e voglio usare la mia voce per combattere l'illegalità!". Speriamo bene.

2 commenti:

  1. Mi son imbattuta or ora nel tuo post. Sono Vera Campanelli, grazie per avermi citata!

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